RICORDAMI!, IL NUOVO LIBRO DELL’ATTRICE DANIELA POGGI

di Giovanni Berardi

DSCN0476Daniela Poggi non è solo l’attrice brillante, spensierata, che tutti abbiamo conosciuto. Le righe del suo curriculum la Poggi le ha riempite, negli anni, anche attraverso la regia  teatrale, il canto, il ballo, la conduzione radiofonica e televisiva, la scrittura, finanche con l’impegno sociale che l’ha vista  Ambasciatrice dell’Unicef nel 2001 e poi con quello politico, vissuto per un triennio, quale assessore alle Pari Opportunità presso il comune di Fiumicino. Insomma una bella carriera poliedrica, un attrice di razza e, se vogliamo,

non troppo compresa dal contesto più intellettuale del sistema, ma Daniela Poggi resta  una realtà pura del nostro mondo dello spettacolo. La sua carriera l’ha vista davvero coniugare gioia, dolore, creatività, impegno. In teatro, in giovane età, è stata musa di Walter Chiari e Gino Bramieri, in un crescendo che l’ha condotta poi nei prosceni di Mario Missiroli, Piero Maccarinelli, Gabriele Lavia.  Il cinema l’ha vista protagonista insieme ai beniamini più popolari, Enrico Montesano, Pippo Franco, Lando Buzzanca, Johnny Dorelli, Renato Pozzetto, per proseguire poi con registi quali Claude Chabrol ed Ettore Scola. Anche la televisione l’ha vista spendersi in vari contesti, dal palco del festival di Sanremo a conduttrice, per ben quattro anni, di Chi l’ha visto?.  La Daniela PoggiDaniela Poggi che oggi esce dal suo libro, Ricordami! appena pubblicato per le edizioni La Vita Felice, è una Daniela Poggi profonda e riflessiva. Si avverte intero, tra le righe, anche il dolore che la scrittura di questo libro le ha provocato, perché in questo libro Daniela Poggi affronta, pur tra i ricordi certo della sua vita professionale, quello che è stato il dolore per la malattia e poi per la perdita della madre.  Daniela Poggi la ricordiamo a Fondi, nella serata organizzata dall’associazione Giuseppe De Santis, a presenziare, nel contesto del FondiFilmFestival, quello che è rimasto, come dice,  il suo film più prestigioso”, L’esodo, che Ciro Formisano aveva tratto dal suo stesso  romanzo. A Fondi Daniela Poggi aveva ricordato come  “L’esodo” era stato per lei il  ruolo davvero fondamentale: “è stato, anzi è rimasto, il ruolo  della vita, e l’ho scelto  con tanto timore. Ho capito subito che un ruolo così coinvolgente e preciso, così intenso e vero, così umano e tragico difficilmente in seguito poteva ricapitarmi”. Oggi  Daniela Poggi è tornata alla ribalta attraverso la scrittura. Ricordami! è il titolo che segna il suo ritorno nel mondo della letteratura, un testo che nasce dal suo copione teatrale Io, madre di mia madre, che Daniela Poggi, con la sua regia, ha portato in giro, già dal 2009, nei teatri Italiani. La stesura del libro dopo è stata per Daniela Poggi una esigenza: l’idea di non tacere più su quella che è stata una esperienza umana difficile, che l’ha vista al capezzale della madre ammalata in un periodo lungo dieci anni. Perché come dice Daniela: “prima che sia troppo tardi è meglio rivelare, dire, ricordare”. Il libro, come il testo in teatro, racconta semplicemente il dolore, anzi un certo tipo di dolore, certo più intenso, quello che si accanisce contro i sentimenti, i sensi, la vitalità, la vita ancora accesa, che l’ha condotta anche ad indagare le proprie mancate gravidanze. Dice Daniela Poggi: “ho impiegato dieci anni per mettere ordine nei miei appunti e nelle mie emozioni. La malattia di mia madre aveva cancellato anche la mia identità”. La scrittura non è per la Poggi qualcosa di capitato, nel suo percorso la sente particolarmente, tanto che, annuncia, Ricordami! avrà presto un seguito: “sto impazzendo davvero per la scrittura, mi piace da pazzi “ avverte.  Ed ora veniamo agli scopi della cooperativa editrice La copertina di Ricordami! di Daniela Poggi La Vita Felice  che ha pubblicato il libro.  I proventi delle vendite, come ha detto la stessa Daniela Poggi, saranno devoluti alla associazione Salento Alzheimer di San Nicola, di stanza a Lecce. Ciò che “Ricordami!” racconta comincia a Firenze, in quello che è l’ ultimo capodanno felice per Daniela Poggi, la notte del 31 dicembre 1999: “dietro le quinte del palcoscenico, tu eri ancora tu e io non immaginavo che, di lì a poco, avrei iniziato a perderti” scrive la Poggi nel prologo del libro.

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