LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE: IL DEBUTTO DELLA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO MODERNO DI LATINA

di Giovanni Berardi

Lucrezia Lante Della RovereIl sipario, al teatro Moderno di Latina, si è aperto con i saluti ed i ringraziamenti del direttore artistico Gianluca Cassandra: “se riusciamo, anno dopo anno ormai, a stilare dei cartelloni così importanti il merito è tutto vostro, di un pubblico cioè che ci segue sempre più copiosamente e sempre più con attenzione e dedizione”. E gli applausi, proprio di ringraziamento, a questo punto si fanno copiosi.  E tra gli applausi Gianluca Cassandra ha annunciato quella che sarà una precisa serata, quella del 31 ottobre prossimo, proprio a ricordare i quarant’anni dalla morte del grande commediografo Eduardo De Filippo, caduta proprio il 31 ottobre del 1984, con la programmazione a cura della Compagnia  “Il Dialogo di Eduardo De Filippo” del meraviglioso spettacolo di Eduardo  “Napoli milionaria”. La sala è sold-aut per l’esordio della nuova stagione 2024/2025. In cartellone “Non si fa così” di Audrey Shebat messo in scena in maniera “assolutamente frizzante” dal regista Francesco Zecca ed interpretata in maniera superba da due splendidi professionisti del nostro palcoscenico: Lucrezia Lante Della Rovere ed Arcangelo Iannace. Per Lucrezia Lante Della Rovere la professione di attrice si è concretizzata con il cinema nel 1985, l’esordio è con il regista Mario Monicelli nell’immenso “Speriamo che sia femmina”, certo tra i migliori film della ricca filmografia del regista toscano. “Il regista che ridicolizzava i maschi” precisa Lucrezia.locandina di non si fa così

Ma al cinema Lucrezia Lante Della Rovere guarda relativamente, è il teatro che le regala quella grande sensazione “di crescita e di benessere spirituale” e che poi, con il traino della soddisfazione che cresce, la porterà a calcare prestigiosi palcoscenici nazionali e ad interpretare testi memorabili, proprio da storia del teatro. Non si è certo buttata via Lante Della Rovere nella sua “cronometrata” carriera di attrice. Lucrezia Lante Della Rovere è davvero un’artista nata per calcare da protagonista assoluta i palcoscenici nazionali. Dice Lucrezia Lante Della Rovere: “il teatro è il posto dove mi trovo sempre a mio agio” e in teatro ha portato spesso testi di autori che hanno fatto la storia della cultura come Moliere, come Shakespeare, come Cechov, come Fedor Dostoevskij, Henry James, Oscar Wilde, Luigi Pirandello, Henry James, Luigi Pirandello, Henrik Ibsen, August Strindberg, Eric Emmanuel Schmitt, David Mamet. Dice Lucrezia Lante Della Rovere: “io non ho più voglia di fare cose superficiali, in leggerezza, amo decisamente lavorare in profondità, scavare nella psiche, costruire e superare varchi psicologici”. Anche il nuovo spettacolo che porterà in tournè e in questa stagione “Non si fa così” dietro l’apparenza di uno spettacolo “morbido” è in verità la cronaca di una situazione di coppia portata alle estreme conseguenze “psicanalitiche”, trattata dal regista Francesco Zecca anche in maniera quasi surreale, e i due attori protagonisti sono bravissimi nell’affrontare in palcoscenico tale “delirio” e per la teatrografia di Lucrezia Lante Della Rovere questo “Non si fa così” sembra nascere proprio da un percorso indicato, cioè a proseguire una sua mappa culturale. D’altronde con il regista Francesco Zecca Lucrezia Lante Della Rovere ha avviato ormai da anni un sodalizio continuo e affiatato, sempre per testimoniare in coerenza il percorso culturale scelto ed intrapreso nel cammino teatrale. Noi ricordiamo ancora Lante Della Rovere a Pontinia qualche anno fa, assolutamente radiosa quando interpretava, sempre coadiuvata dal genio del regista Francesco Zecca il monologo “Io sono Misya”. E’ un ricordo che va menzionato perché superlativo è stato lo spettacolo e superlativa la bellezza trasmessa sul palcoscenico prima e poi in camerino da Ludovica. Dopo la dimensione artistica più sociologica, finanche più “socialista” di Lucrezia ha trovato senz’altro espressione nel testo scritto dalla giornalista Conchita De Gregorio, “Malamore” portato in scena da Lucrezia per ben tre stagioni teatrali dal 2010 al 2012. Dice Lucrezia Lante Della Rovere: “quando ho avuto tra le mani il libricino “Malamore” di Conchita ebbene l’ho letto tutto di un fiato. Mi ha fatto impazzire e mi ha molto colpita.

Ho capito proprio che mi apparteneva, mi sembrava fosse davvero un mio parlare”. Anche la De Gregorio, grande appassionata di teatro, ha sempre ispirato a calcare i prosceni e in più di una occasione c’è anche riuscita. Proprio di recente abbiamo registrato il debutto di attrice della De Gregorio nel teatro professionale e nel prestigioso teatro Argentina di Roma. Conchita ha ottenuto un bel successo, un po’ contestato invero dalla cattiva educazione di un sistema, ma assolutamente positivo. E Lucrezia Lante Della Rovere si dice contenta del coraggio espresso della De Gregorio a calcare il proscenio, anche in un palcoscenico difficile come quello del teatro Argentina: “sono i miracoli di questo mestiere” sospira la Lante Della Rovere “in qualche modo il nostro è un mestiere che spesso deve associare al talento anche il rischio”.

E di tutto questo anche il pubblico se ne è accorto, di questa felicità che corre nelle vene di tutti gli attori coinvolti, poi il forte fragore degli applausi, sinceri e scroscianti, che hanno accompagnato la conclusione della commedia, ne è stata certamente una testimonianza soddisfatta.

 

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