IL PROFESSORE GIORGIO MURATORE, NEL RICORDO DI UN SUO EX ALLIEVO

Ugo De Angelis, un piccolo esempio di una grande storia.....

bis UGO DE ANGELISDisegno FerriererStamane il treno regionale Latina – Roma Termini veste un’aria malinconica e anche la campagna che scorre davanti al finestrino fa rivivere in me quei ricordi e quegli studi di un paesaggio che oramai da tempo non porta più con se quel fascino lontano e maledetto dell’ ex Agro Romano. Ed è un viaggio triste diverso da quell’entusiasmo e quella carica emotiva che un tempo mi portava a pensare che il Professore del Corso di Archeologia Industriale aspettasse solo me a Valle Giulia perché poi noi complici si indagava per scoprire quel mondo passato con la curiosità del bambino che forse ancora un pò ci portiamo addosso. La carrozza è silenziosa e ovattata non ha scossoni e in fondo il display del monitor segnala la velocità 160 km/h e una voce gentile annuncia le fermate, sul sedile comodo e pulito cerco di distrarmi con
il mio smartphone,Foto De angelis - Muratore-2 - Copia ma la mente, come un film, riavvolge il nastro e torna indietro quando solo le speranze e le tante aspettative di noi giovani studenti di architettura riuscivano a lenire, i ritardi, gli odori, i rumori e quella esasperata lentezza del viaggio che ci faceva arrivare sempre trafelati all’appuntamento nella dimessa e un pò Tav Ferriere 2 completa-1 copiasgarrupata aula Ragno a cui il nostro caro professore Giorgio Muratore amava spesso attribuire l’appellativo di “sottoscala”, ma che tanto amore, entusiasmo, cultura e storia ha prodotto. Il Professore ci accoglieva sempre con il solito e infaticabile entusiasmo e con il suo distintivo sorriso un pò sornione e un pò paterno, sempre pronto ad ascoltarci, a partecipare e ad infonderci quella carica emotiva che solo33in pochi docenti sanno fare, così tra suggerimenti, indicazioni, spiegazioni e citazioni  ci congedava sempre con un grazie. Quando quella ormai lontana mattina del Corso di Archeologia Industriale, mi presentai con i miei quattro argomenti sul nostro territorio, di certo non mi sarei aspettato e forse augurato che lui puntasse l’indice sul sito delle Ferriere Pontificie di Conca, anche perché poco conosciuto e che quindi presupponeva impegnative ricerche presso i vari Archivi Vaticani e di Roma. Forse proprio per questo ci vide partecipiriunione associazione categoria Latina 036 nel raccogliere quella difficile annosa sfida che ci accompagnò fino alla tesi di laurea e poi negli anni a venire… Un tema allora sconosciuto all’ Archivio storico della Congregazione per la Dottrina della Fede, tariunione associazione categoria Latina 063nto che suscitò la curiosità e l’interesse dell’allora Prefetto: Cardinale Joseph Ratzinger, che quel 4 maggio del 2004 volle visitare quei “Luoghi della memoria”, visita da cui poi scaturirono diverse importanti iniziative e gratificanti collaborazioni culturali, compresa la pubblicazione del libro “In quella foto c’è Maria” che tanto spazio hanno riservato i media e che nella metafora, “non a caso”, trova al suo interno anche la nostra storia con tutti i suoi protagonisti. Un riferimento così importante come il Professore, se si ha la fortuna di incontrarlo nella vita non si lascia mai e quindi anche il post laurea ci ha trovato complici e ricco di incontri e iniziative, come quando tenne a battesimo una creatura appena nata in territorio pontino: il Parco Satricum, inserito nel più vasto progetto europeo denominato SPACE , di riqualificazione e recupero  ambientale e culturale degli spazi mediterranei, di cui il sottoscritto era stato nominato Responsabile Scientifico. Il treno viaggia ancora a ritroso nello scrigno dell’anima e mi commuove perché li dentro c’è anche un esempio di passione e dedizione per il nostro territorio pontino che Giorgio in quella occasione ebbe così a raccontare: [1]“ Oggi qui festeggiamo un caso fortunato. Un progetto che nasce sui banchi dell’Università, anzi nei sottoscala della facoltà, perché è da qui che è cominciato il lavoro. E una volta tanto un’operazione nata fuori dai giochi della politica ha aperto potenzialità straordinarie. Ricordo che Ugo venne in facoltà e mi parlò di quest’area , con l’obiettivo di portare alla luce e realizzare qualcosa di nuovo. Cominciammo a scavare nei documenti, partendo da una vecchia cartiera e poi dalla ferriera, da dove riunione associazione categoria Latina 067uscirono le catene che fanno stare in piedi San Pietro. Così scoprimmo che in questo triangolo industriale pontino era accaduto di tutto” [….] “Pongo perciò in questa iniziativa un affetto e un interesse assoluti, anche se nascono in qualche modo da una mia casuale partecipazione all’evento, nel senso che, una volta tanto un’operazione nata se vogliamo dire fuori dai giochi della politica e degli incarichi, fuori dalle appartenenze, una volta tanto si è ribaltata, nel senso che siamo partiti da una domanda di ordine scientifico e da lì si sono intraviste delle potenzialità per quello che riguarda lo scenario europeo recente che offrono supporti e momenti di grande soddisfazione. In fondo in questa situazione si può oggi ragionevolmente passare ad una situazione diversa, più aggiornata, più legata alle potenzialità straordinarie di questo territorio, proporre meccanismi che probabilmente mettono finalmente in crisi altri meccanismi più consolidati della professionalità corrente…”  Quanti anni ancora quanti altri progetti e iniziative per la nostra Città di Fondazione che lui amava tanto, quanti ricordi degli incontri, chiacchierate e confronti nella sua casa studio biblioteca a Roma e anche quelle risate che non dimenticherò mai caro stimato Giorgio e per alcuni temuto Professore.

 L’ultima volta che ci siamo visti è stato mesi fa, maggio 2016, nell’occasione della presentazione a Latina di una mia proposta di riqualificazione di uno spazio urbano “ Centro espositivo e culturale – Galleria Frezzotti” che qui ci vede insieme nella foto, le cui tavole  oggi si possono osservare nell’ esposizione temporanea che mestamente ho dedicato a lui presso la sala Té del bar TuriRizzo a Latina. Ma il triste treno del 10 marzo 2017, fatto di ricordi, di malinconia e anche di sofferenza ora mi trova e ci trova purtroppo dannatamente in anticipo al tuo ultimo appuntamento presso la chiesa di San Saturnino nel tuo amato Quartiere Trieste. Grazie mio professore per quello che mi hai e ci hai dato, grazie per il tuo insegnamento, grazie per averci fatto  rincorrere i nostri sogni, perché in fondo “L’amore”, per il nostro territorio, “è una cosa semplice” . Grazie ancora Giorgio, grazie architetto Giorgio Muratore: professore di Storia dell’Arte e dell’Architettura Contemporanea alla Sapienza di Roma.

[1] Stralcio intervento Seminario locale presentazione progetto pilota SPACE “Parco Satricum” del 26 Aprile 2007 presso il “Museo Cambellotti” – Pubblicato nel Catalogo presentato il 25 Ottobre 2007

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