LATINA 84° FONDAZIONE- LE TRE GIORNATE DELL’ASSOCIAZIONE PF presentefuturo: IDEE E PROPOSTE PER LA CITTA’
Ugo De Angelis
Bene, si è giunti alla fine di questi tre appuntamenti promossi dall’Associazione PF presentefuturo nell’ambito dell’84° anniversario della fondazione della nostra Città, diremo con un bilancio molto positivo, vuoi per la partecipazione di un folto pubblico, vuoi per la qualità dei relatori che hanno sicuramente arricchito i tre eventi con temi di cultura, urbanistica ed arte. Soddisfatti quindi i curatori Claudio Moscardelli e Ugo De Angelis che già nel 2012 avevano condiviso questa esperienza nell’allora 80° con una serie di convegni sulla nostra Giovane Città e del suo Antico Territorio caratterizzato dal suo patrimonio archeologico (Satricum) , storico( Le Ferriere di Conca) e culturale ( Progetto Biblioteca Stirling) etc. aprendo quegli eventi con la premiazione del concorso promosso da Euro Rossi “I nonni raccontano: accadimenti, ricordi, immagini del vissuto storico del territorio pontino” e a seguire la pubblicazione di quattro cartoline e francobolli commemorativi coordinati dal Servizio Poste Italiane e dal cerimoniere Maurizio Prosperi. Adesso dopo questo breve ma doveroso “amarcord”, con la cronaca ci riportiamo alla prima giornata del 12 dicembre 2016 dove presso il Circolo Cittadino si è svolto il Servizio Annullo Speciale coordinato dal cerimoniere Maurizio Prosperi e successiva apertura del Convegno sul tema dell’architettura rurale di fondazione con la previsione di un loro riuso anche ai fini turistici ricettivi. Su questi argomenti i due relatori architetti: Ugo De Angelis ed Elisabetta Casoni hanno illustrato la rilevanza storica e territoriale e l’importanza della tutela e valorizzazione degli edifici ancora presenti nell’Agro Pontino e Romano. Così anche la descrizione del Senatore Claudio Moscardelli riguardante il Disegno di Legge depositato dallo stesso al Senato che prevede, tra l’altro, interventi per la tutela delle Case Coloniche e il sostegno finanziario per il loro recupero. Il Convegno si è chiuso con un intervento di Francesco Saverio D’Ottavi sulle potenzialità turistiche del fiume Cavata e sull’economia creativa che ne potrebbe scaturire. La seconda giornata 17 ha visto la presenza degli ospiti: Dott.ssa Elena Pelosi: Responsabile del Dipartimento Ricerca- Formazione – Città come Cultura – MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Arch. Lorenza Baroncelli: Assessore alla Rigenerazione Urbana di Mantova, Arch. Simone Capra e ovviamente dei due curatori. Moscardelli ha descritto le proposte per la rigenerazione e riqualificazione degli spazi urbani della Città, sintetizzate nelle cartoline commemorative e negli annulli speciali appositamente disegnati da De Angelis, riguardanti i progetti: Biblioteca Palazzo M, Casa della Musica e del Centro Culturale ed Espositivo “Galleria O. Frezzotti”, affermando che Latina può puntare su una mobilità sostenibile e nuovo sistema di accesso alla città, riqualificazione e identità di quartieri, uso e riuso di spazi urbani per funzioni pubbliche a partire dalla cultura, sviluppo di un sistema di parchi urbani e di aree verdi che caratterizzino qualità ambientale ed urbana della città, risanamento del patrimonio delle acque tra reti di canali, corsi d’acqua e mare, risparmio ed efficienza energetica coniugati con spazi verdi per quartieri green. Latina si presta ad un’operazione di cucitura tra i quartieri da riconnettere in una nuova trama urbana che dia una forma nuova alla città territorio di Piccinato, che attende da tempo una nuova interpretazione dello sviluppo urbano secondo i criteri più moderni e sostenibili a cui ha abdicato da due decenni una classe politica debole e povera di capacità progettuale e realizzativa.
Elena Pelosi nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di come da un’idea si possa candidare un progetto e realizzarlo nell’ambito di un programma di grandi eventi di architettura, arte e cultura che possono trasformare una Città, illustrando alcuni esempi di rigenerazione come quello di Marseille-Province 2013 “breve storia di una capitale europea della cultura”, così come Matera 2019 anch’essa capitale europea della cultura che è stata capace di “elaborare il passato senza perderlo” e anche l’esempio di progetti di architettura ed arte, tra cui quello del Paviglione di Lugo in omaggio a Luigi Ghizzi a Lugo di Romagna di Simone Capra architetto stARTT e ancora i grandi eventi che trasformano la Città come l’expo di Milano. Le fiere e i festival: dal Salone del Mobile a Milano 2016, che ha generato un indotto di 220 milioni di Euro , alle Fiere di Fotografia e al Festival della Letteratura di Mantova che in tutti questi casi la cultura creato sviluppo. Infine la relatrice ha concluso con l’illustrazione del progetto Flaminio dello Studio 015/Paola Viganò vincitore del Concorso internazionale di progettazione per il quartiere della Città della Scienza, finalizzato alla rigenerazione dell’area delle ex caserme di via Guido Reni, a Roma, giusto di fronte al museo Maxxi. Una infrastruttura culturale-scientifica inserita in un accordo tra pubblico e privato “pagata” grazie alle quote residenziali e commerciali.
L’assessore Lorenza Baroncelli ha presentato quattro progetti di rigenerazione urbana a Mantova. Il primo ha interessato la zona centrale delle Pescherie che da un totale degrado e abbandono
con conseguenti problemi di ordine pubblico in materia di sicurezza ed igienico-sanitaria, è stato recuperato, rivitalizzato e restituito alla Città. Si è partiti con una prima tranche che si è concretizzata con un intervento di illuminazione artistica delle Pescherie, progettata da Giovanna Bellini e con la collaborazione dell’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, che ha garantito la fruibilità al pubblico di uno spazio urbano e un luogo unico per la sua notevole importanza storica e per il suo rapporto privilegiato con l’acqua, nei prossimi anni seguirà il recupero del Sottoportico e di tutto il complesso delle Beccherie nell’ambito di un programma di valorizzazione e riqualificazione di un importante patrimonio storico artistico della città. L’assessore ha , tra l’altro, aggiunto che questo intervento finanziato in parte dal Comune di Mantova si è potuto realizzare anche grazie al contributo e la collaborazione di Aipo, Consorzio di Bonifica Territori del Mincio, Mantova Ambiente srl, Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Brescia, Mantova e Cremona, Tea Reteluce srl, Verona 83 scarl, e le società iGuzzini e 3 M Luce.
Il secondo progetto realizzato dall’architetto Joseph Grima, con il team di Space Caviar, dal titolo “paesaggio fluttuante”, una sorta di isole galleggianti simili a grandi foglie di ninfea collocate di fronte al Castello di San Giorgio, il cui tema fiabesco, mitologico e delle forme, ben si inserisce con il contesto storico e ambientale. Si tratta di 7 piattaforme galleggianti, di forma circolare con un diametro che varia da 4 a 20 metri, posizionate sulla superficie del Lago, e saldamente ancorate tramite pesi e chiaramente accessibili ai cittadini tramite un’imbarcazione. Così l’Arcipelago potrà anche accogliere una molteplicità di eventi artistici ed iniziative culturali. Un progetto, dice la Baroncelli, che chiaramente vuole rappresentare un’operazione di Marketing inserita in un ottica di rigenerazione e di attenzione al patrimonio paesaggistico e naturale di Mantova Capitale della Cultura 2016.
Il terzo progetto si inserisce più in un programma strategico di Marketing culturale che tramite la piattaforma informatica google arts & culture, promuove un tour virtuale con immagini fotografiche ad alta definizione in cui si possono osservare da vicino le opere artistiche e gli affreschi del patrimonio monumentale e artistico di Mantova.
Il quarto progetto contempla il tema della rigenerazione urbana strettamente legato a quello delle periferie, in questo caso l’assessore ha preso in esame il progetto del un nuovo quartiere realizzato nella zona di Ponte Rosso a pochi minuti dal centro di Mantova che attualmente per l’incompleta realizzazione di alcuni edifici di servizio e del commercio, a tutt’oggi appaiono solo come grandi contenitori inutilizzati, ricettacolo di rifiuti e degrado urbano. Un programma per il loro riuso a servizio del quartiere, che il Comune di Mantova vuole realizzare mediante un accordo con il Microcredito, banca proprietaria degli immobili, al fine di riattivare e riutilizzare i fabbricati dei capannoni con usi temporanei legati al tempo libero e allo sport, pensando anche ad un cinema e ad altri servizi per il quartiere.
Infine l’architetto De Angelis ha illustrato l’ extempore progettuale di riqualificazione di uno spazio urbano da destinare a Centro Espositivo e Culturale: “ Galleria O. Frezzotti”, da inserire nel quadro di un più ampio programma strategico di rigenerazione urbana e quindi di rivitalizzazione del “Centro Storico” della nostra Città che è un tema di grande attualità e di estremo interesse. Nell’ambito di questo contesto la proposta di De Angelis si prefigge di offrire un piccolo e puntuale contributo con la finalità di trasformare un “non luogo” in uno spazio di aggregazione cittadina e di servizio per le associazioni culturali e di categoria. L’idea è quella di poter offrire alla comunità uno spazio centrale libero, protetto e coperto posto nel nucleo di Fondazione, che se pur di modesta entità, si può collocare sul modello e i principi delle gallerie nazionali di alcune importanti città storiche del nostro Paese che la tradizione identifica nel salotto urbano e luogo di incontro. L’architetto ha pensato di collocarla nello spazio urbano definito dagli edifici dell’ex Intendenza di Finanza e il Genio Civile uniti dall’ordine gigante dei “propilei” antistanti Piazza del Popolo, si possa prestare a tale scopo, pensando di poter coprire oltre 800 mq con una struttura innovativa, sostenibile e completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, in acciaio e vetro fotovoltaico trasparente che permetta l’ entrata della luce naturale, di filtrare le componenti dannose della irradiazione solare, isolare termicamente e acusticamente e con il vantaggio di poter ricavare introiti derivanti dalla gran parte di energia elettrica prodotta e immessa in rete o riutilizzarla per l’approvvigionamento degli stessi uffici comunali. Così lo spazio pubblico coperto potrà ospitare eventi ed esposizioni temporanee per i settori: Cultura (fiera del libro, convegni); Spettacolo (danza, musica, moda); Arte (mostre temporanee), Sport; (esibizioni varie discipline); Commercio; Prodotti dell’artigianato; Agricoltura e agroalimentare; Manifattura; Industria; Turismo; Ricerca scientifica etc., atteso che in seguito non si voglia anche pensare alla possibilità di valutare un più ampio progetto generale e multifunzionale di riuso dell’intero complesso edilizio. Il progetto prevede altresì che la galleria possa essere intitolata all’Arch. Oriolo Frezzotti progettista del P.R.G. e di ampliamento della Città di Fondazione nonché del complesso edilizio oggetto del presente intervento, auspicando che il motivo della scelta, non certamente ideologica, possa trovare consensi per quello che è stato un protagonista dell’architettura e dell’urbanistica storica locale. L’architetto ha concluso: “Ci piace pensare all’organizzazione di almeno una Fiera del libro abbinata a concorsi letterari nazionali (narrativa, saggistica, poesia….) che possano richiamare un folto pubblico non solo del territorio per dare impulso alla cultura, dare vitalità al centro storico e rappresentare un ottima vetrina per la nostra Città.”
Il ciclo degli appuntamenti si è chiuso Sabato 15 con la Mostra Fotografica: “Oltre il cuore della Polis” , organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Pontina e la Dott.ssa Assunta Gneo, che ha introdotto il tema urbanistico e sociale degli spazi di confine e contesti urbani marginali della Città. L’obiettivo della mostra temporanea è quello di raccontare l’hinterland della Città di Latina attraverso la fotografia e far emergere le diverse realtà del contesto territoriale comunale con uno sguardo attento al disagio ma anche alle straordinarie bellezze del nostro patrimonio culturale e ambientale. Uno spazio espositivo è stato dedicato ad opere realizzate da non vedenti del Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia sede distaccata di Latina, ben rappresentato dalla presenza della responsabile Assistente Sociale Dott.ssa Aurora Righetti. Nell’occasione i curatori Claudio Moscardelli e Ugo De Angelis hanno consegnato una targa commemorativa dell’evento ai partecipanti: Mario Iavarone, Sabrina Fardello, Gianna Formato, Assunta Gneo, Barbara Cicconi, Aurora Righetti, Angelo Movizzo e Raffaele Simonetti.
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