LATINA, QUALE FUTURO? IN UN PIANO STRATEGICO PARTECIPATIVO PER LA CITTA’
Ugo De Angelis
In questa fase di profonda crisi economica che sta attraversando il nostro Paese e quindi il nostro territorio crediamo che sia certamente legittimo e forse doveroso
interrogarsi sul futuro della nostra Città. Pensiamo che l’auspicato miglioramento della qualità della vita anche attraverso la riqualificazione urbana, possa costituire un valido riferimento strategico di indirizzo e di sviluppo della citta’ futura. Per questo crediamo sia necessario unire le energie per formulare idee e costruire insieme progetti e azioni capaci di generare condizioni di crescita locale e nel caso specifico penso che la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e naturale debba essere considerata quale leva strategica per uno sviluppo economico, sociale e turistico. Così i nostri attrattori culturali costituiti dalpatrimonio, storico, archeologico e architettonico di fondazione o anche i diversi contesti di pregio ambientale che pur non producendo profitti diretti, possono generare condizioni di sviluppo locale.
Altresì, al forte incremento del consumo del suolo occorre contrapporre una politica di recupero, riqualificazione e rigenerazione urbana. Credere ai grandi progetti della citta’ e del suo territorio, si può, perché la citta’ può essere rivista anche in un processo di tutela, recupero
e rifunzionalizzazione del costruito, quindi, nell’ambito di un’ampia e chiara visione strategica, occorre lavorare per definire nuove scelte di sviluppo per il futuro della nostra comunita’.
L’esempio dell’ottima iniziativa della “Casa della Musica” inserita nel recupero e riuso del complesso edilizio del consorzio agrario, suggeriscono altrettante idee ed azioni che possono interessare altri “contenitori”: (mercato coperto, lo stesso palazzo M, locali ex STEP della Camera di Commercio di via Diaz, ex tabacchificio di corso Matteotti, scuola professionale della Regionale Lazio di via Epitaffio, il complesso dell’Expo della strada Monti Lepini, altro….) Cosi’ i settori delle attivita’ culturali, creative e dello spettacolo, scuola di arti e mestieri, dell’innovazione , del cinema, della musica, del food, del turismo , dell’agricoltura ed altri ancora, potrebbero trovare anch’essi la loro “casa “. Pensiamo quindi che sia giunta l’ora di interrogarsi su queste ed altre tematiche mediante un ampio processo di partecipazione, attraverso incontri aperti con gli operatori, le associazioni di categoria e la comunità per elaborare idee e azioni di sviluppo organico per la Città.
Per quelli che vorranno proporsi alla prossima guida della Città, pensiamo che non potranno prescindere da un percorso di ascolto, di partecipazione e di condivisione, dove la comunità possa confrontarsi su una visione più ampia e organica di futuro: chi siamo? dove stiamo andando? dove vogliamo andare e come fare per raggiungere gli obiettivi comuni.
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