RIPRENDE LO SCREENING MAMMOGRAFICO IN PROVINCIA DI LATINA
Raffaele D'Ettorre
Su richiesta del Segretario Generale Spi-Cgil Latina Raffaele D’Ettorre , congiuntamente al coordinamento donne dello SPI-CGIL Provinciale si è svolto lunedì 3 febbraio, presso la sede della Direzione della ASL l’incontro con il Direttore Generale Dott. Caporossi, per discutere del ripristino del programma screening mammografico che ha subito un quasi azzeramento nel 2014, per problemi legati ha difficoltà organizzative e di personale. Il Direttore Gen. Dott. Caporossi s è impegnato che nei prossimi giorni provvederà all’assunzione dei sei tecnici mancanti e immediatamente dopo riparte il programma di screening mammografico che per la nostra provincia riguarda una popolazione femminile in età di screening (50-69 anni) di 70.380 (Piano strategico aziendale ASL Latina 2014). Trattandosi di un test biennale ogni anno vanno invitate: 35.160 donne.L’ azienda ritiene di poter recuperare il tempo perduto nei prossimi sei mesi. Lo Screening mammografico è una metodica preventiva, compresa tra i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), che mira a diagnosticare il tumore quando è ancora di piccole dimensioni e non provoca alcun apparente disturbo, permettendo cure più efficaci e meno invasive per la donna con benefici fisici e psicologici.
Oggi, dopo quattordici anni di attività, vogliamo ricordare i pionieri di questo importante programma che ha salvato la vita a centinaia di donne che attraverso lo screening mam
mografico sono riuscite a avere una diagnosi precoce del tumore al seno. Nel novembre 2001, Nicola Romagnoli, Felice Gagliardi, Paola Bellardini e Filippo Lunardi iniziano l’avventura dei programmi di screening nella Ausl di Latina. Vie
ne scelto come centro pilota il Comune di Priverno. Da allora, anche se attraverso il superamento di numerosi ostacoli, il programma si è poi esteso a tutti i 33 comuni della Provincia di Latina. L’attuale assetto prevede 6 centri di I livello per esecuzione del test: Aprilia, Latina, Priverno, Fondi, Terracina e Formia. Essendo l’adesione al programma di screening da parte delle donne su base volontaria, la vicinanza della sede ove si svolge l’esame influisce fortemente sulla risposta alle chiamate. Il Programma, seguendo le direttive nazionali e le evidenze scientifiche, prevede che le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni vengano invitate ad eseguire gratuitamente una mammografia ogni 2 anni. Le mammografie vengono lette e refertate da due radiologi dedicati; nei casi di normalità dell’esame la donna riceve la risposta a casa, diversamente viene contattata telefonicamente per concordare un appuntamento. Gli approfondimenti diagnostici sono effettuati presso l’Unità Operativa Diagnostica e Prevenzione Senologica di Latina presso l’ospedale Santa Maria Goretti. Alle donne, che necessitano di trattamenti c
hirurgici, radioterapici e adiuvanti, verrà proposto un percorso completo, si auspica visti i problemi organizzativi e di personale della ASL di Latina, nel rispetto dei tempi previsti dai protocolli.
Riteniamo opportuno ricordare le adesioni al programma di screening mammografico raggiunto nella nostra provincia: nel 2011 circa 15.000 adesioni, nel 2012 19.000 adesioni, nel 2013 22.300 adesioni, nel 2014 4.900 adesioni, risultando il primo programma di screening della regione Lazio. Il Segretario Gen. Raffaele D’Ettorre auspica che il programma di screening mammografico cosi come assicurato dalla Direzione della ASL riprenda il 16 febbraio, per continuare ad offrire un servizio dalla rilevantissima ricaduta sociale e sanitaria sulle donne della nostra provincia. Inoltre auspica che il programma venga implementato, alla fascia di donne con età 40-49 e quella 70-74 anni.
Ritiene inoltre non più rinviabile che presso l’ospedale Santa Maria Goretti venga istituita la Breast Unit/Senologica (attualmente in atto grazie alla collaborazione spontanea degli operatori sanitari) prevista dalla normativa europea a cui l’Italia si dovrà uniformare entro il 2016. L’istituzione della “Breast/Unit nell’ospedale di Latina è una delle richieste fatte dalla assemblea dei Sindaci della nostra provincia, quando e stato discusso il PIANO AZIENDALE 2014 della ASL. Oggi dopo il decreto Regionale sulla nuova rete oncologica firmato nei giorni scorsi dal Presidente Zingaretti e quanto mai opportuno dare attuazione a detta istituzione . E’ necessario, quindi, dare maggiore impulso alla informazione per ridurre i casi in cui le pazienti ricorrono alle cure fuori provincia e fuori Regione, attraverso questa azione far scaturire il risparmio per l’Azienda e un minor disagio alle donne e alle loro famiglie.
RAFFAELE D’ETTORRE, SEGRETARIO GENERALE SPI- CGIL LATINA, Il COORDINAMENTO DONNE SPI-CGIL PROVINCIALE.
Scrivi un commento